"Amatevi L'un L'altro..."

"Amatevi l'un l'altro come Dio ama ciascuno di voi, con un amore intenso e speciale! Siate cortesi l'uno con l'altro: è meglio commettere errori con gentilezza, che fare miracoli con "scortesia".
Gesù è venuto a questo mondo con un unico scopo: portarci la "buona novella", annunciarci che Dio ci ama, che Dio è amore, che ama voi e me. In che modo Gesù ha dimostrato di amarci? Sacrificando la Sua vita.
Dio ci ama di un amore dolce. Ecco quello che Gesù è venuto ad insegnarci: l'amore dolce di Dio. «Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni!» ("Isaia 43,1").
Dobbiamo imparare ad amare senza stancarci. Come fa la lampada a brillare? Grazie al continuo apporto di goccioline d'olio. Che cosa rappresentano le goccioline d'olio nella nostra lampada? Le piccole cose della vita quotidiana: la fedeltà, qualche parola gentile, un pensiero delicato per gli altri, il nostro modo di rimanere in silenzio, di guardare, parlare, agire… Non cercate Gesù lontano da voi stessi; perché non è là fuori, ma in voi. Tenete accesa la lampada e Lo riconoscerete.
Per noi il messaggio di Gesù, «Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati!», non deve essere solo una luce, bensì una fiamma che consuma l'egoismo, il quale impedisce la crescita della "santità". Gesù «ci ha amati fino alla fine», fino al limite stesso dell'amore: la Croce. Amare deve essere normale come vivere e respirare, giorno dopo giorno, fino alla morte.
Ho avuto, ed ho tuttora modo, di osservare molte delle debolezze e delle fragilità umane. Dobbiamo imparare a sfruttarle, dobbiamo lavorare per Cristo con un cuore umile, con l'umiltà di Cristo. Lui viene e si serve di noi, per diffondere il Suo amore e la Sua compassione nel mondo, nonostante le nostre debolezze e fragilità.
Cerchiamo di comprendere la dolcezza dell'amore di Dio. Nelle "Scritture", Lui dice: «Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse del suo bambino, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani!» ("Isaia 49,15-16"). Quando vi sentite soli, respinti, malati e dimenticati, non scordate il valore che avete per Lui. Lui vi ama. Dimostrate quell'amore gli uni agli altri, perché in questo consiste l'insegnamento che Gesù è venuto a trasmetterci.
Agli occhi di Dio, abbiamo un immenso valore. Non mi stanco mai di ripetere che Dio ci ama. Dio mi ama dolcemente ed è qualcosa di meraviglioso. Ecco perché dobbiamo armarci di gioia, di coraggio e della convinzione che nulla ci potrà separare dall'amore di Cristo!
È facile amare chi è lontano, ma non sempre è facile amare chi è vicino. È più facile offrire un piatto di riso a un affamato, che alleviare la solitudine e l'angoscia di un amico che non si sente amato.
Voglio che cerchiate i poveri nelle vostre stesse case. È da lì che deve cominciare il vostro amore. Voglio che siate la "buona novella" per coloro che vi circondano. Voglio che vi preoccupiate del vostro vicino. Lo conoscete?
Il vero amore è un sentimento che, sebbene provochi dolore e ci faccia soffrire, ci rende felici. Ecco perché dobbiamo pregare Dio, chiedendogli il coraggio di amare.
Le parole che escono dalla bocca sgorgano dalla ricchezza del cuore. Se avete il cuore pieno di amore, parlerete dell'amore. Voglio che voi tutti riempiate il vostro cuore di grandissimo amore. Non crediate che, per essere vero e caloroso, questo sentimento debba essere straordinario. Non è cosi: quel che è necessario per il nostro amore è il desiderio incessante di amare colui che amiamo.
Migliaia di persone vorrebbero avere quello che abbiamo noi, ma Dio ha deciso di porci dove ci troviamo oggi, affinché condividiamo la gioia insita nell'amore per gli altri. Vuole che ci amiamo gli uni gli altri, che ci doniamo gli uni agli altri, fino a provare dolore. Quel che è importante non è quanto diamo, bensì quanto amore mettiamo nel dare.
Dobbiamo sapere che ognuno di noi è stato creato per fare grandi cose, non solo per essere uno fra tanti, non solo per conseguire lauree o diplomi, per ottenere questo o quel lavoro. Siamo stati creati per amare ed essere amati!"
( MADRE TERESA DI CALCUTTA )

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