Nell'attesa della tua Pasqua

"C’è un momento per fermarsi, cercare e ritrovare se stessi! Un momento per liberarci dalla schiavitù del quotidiano, dalle cose che spesso ci opprimono. Un momento per porsi delle domande, ritrovare la passione per le cose che si vedono e leggerle nella prospettiva del Mistero di Dio. Un momento per ripartire da Dio: non dare mai nulla per scontato e, come la notte cerca l’aurora, cercare senza sosta il volto nascosto del Padre."

 Per avere gli stessi sentimenti di Gesù dobbiamo entrare insieme con i discepoli nel Getsemani, avendo cura di non addormentarci. Dobbiamo fare esperienza del silenzio… nel silenzio si vive solo col cuore e con l’anima. Forte è la paura di rimanere soli con noi stessi, con le nostre paure e povertà interiori. Ma… è qui che ti voglio … ci dice il Signore… finché la tua anima non avrà capito che quello è il luogo dell’appuntamento, il luogo dell’incontro…  il luogo delle lotte interiori, del Bene e del Male, dell’incontro con Lui faccia a faccia… e dell’incontro con noi stessi!

La tentazione più grande è proprio quella di arrivare a pensare, quando siamo nella prova, che non sia poi così vero che Dio ci voglia bene, che ci custodisca e pensi a noi come fa un padre con i suoi figli.
L’orrore per ciò che si sta vivendo sembra l’unica cosa che trova posto nel cuore e null’altro è importante. E’ la tentazione che anche Gesù attraversa nel Getsemani: dov’è il Padre in questo momento? Gesù affronta questa tentazione immergendo la propria vita nella preghiera, nella ricerca della comunione con il Padre che mai come in quel momento sembrava lontano.

"Signore, concedici la serenità di accettare le cose che non possiamo cambiare, il coraggio di cambiare quelle che possiamo e la saggezza necessaria per capire la differenza."


L’unica cosa che ti fa veramente soffrire, Dio, è lo scoraggiamento e la disperazione: se mi vergogno di me stesso e mi sento indegno di te, se non so sceglierti e sono deluso dai miei ricorrenti peccati, se penso che tanto ormai… non vale più la pena… è tutto inutile, donami la forza di rialzarmi, il coraggio di non avere paura dei miei limiti, la speranza di poter superare le difficoltà che incontro anche oggi. Perché tu ami tutto ciò che hai creato e in particolare me. Perché tu sei più forte della mia debolezza e riuscirai a trasformarmi nella creatura splendida che è dentro di me. Quindi non lasciare che mi perda mai d’animo. Stammi sempre vicino mentre con speranza proseguo il cammino della vita.

"..Tu sei ciò che ami.
Se ami il denaro sarai sempre uno schiavo.
Se ami l’apparenza ti vedrai presto un fallito.
Se ami il povero ti sentirai un vero ricco.
Se ami la verità diventerai una persona libera.
Se ami tutti in tutto sentirai in te il respiro di Dio. Non dimenticarlo: tu sei solo e sempre ciò che ami.."



Questa sera, Signore, ripenso a ciò che tu hai detto: “L’amore più grande è dare la vita per gli altri!”. La tua vita sulla terra è stata un donare, sempre, tutto, fino a lasciarti sollevare sulla croce e portare ogni cosa a compimento. Di fronte a te, al tuo dono totale, penso alla mia vita, ai miei impegni mai vissuti fino in fondo, al mio sì mai deciso, mai completo. Mi scopro debole e inconsistente, egoista e pauroso. Ricordami, Signore, che la tua morte è vita, è speranza; che la tua sofferenza è gioia; che il donare è ricevere. Nell’attesa della tua Pasqua, fammi vedere un raggio di luce, un riflesso luminoso che mi parli della vita che tu, per amore, hai donato.

"La vita è nelle nostre mani, l’amore è nei nostri cuori,
la verità è sulle nostre labbra,
la speranza nelle nostre decisioni. E Sarà la Pasqua!"

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