skip to main | skip to sidebar

L'Angolo di Melissa

Gesù e Maria

Gesù e Maria
Sacro Cuore di Gesù, fa' che io t'ami sempre più! Dolce Cuore di Maria, sii la salvezza dell'anima mia.

Il Crocifisso

Il Crocifisso

Blog Archive

  • ▼ 2011 (100)
    • ▼ dicembre (4)
      • In memoria ed onore di S. Stefano martire e di tut...
      • MESSAGGIO DEL 25 DICEMBRE 2011 (MEDJUGORJIE)
      • LA CONFERMA DEGLI STUDIOSI: GESU' NACQUE DAVVERO I...
      • MESSAGGIO DEL 2 DICEMBRE 2011 MEDJUGORIE
    • ► novembre (8)
      • MESSAGGIO DEL 25 NOVEMBRE 2011 MEDJUGORJIE
      • MESSAGGIO MEDJUGORIE DEL 20 NOVEMBRE 2011
      • Messaggio dato dalla Madonna il 17 Novembre 2011 a...
      • PAROLE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA
      • Guarda la stella, invoca Maria
      • CHE FARE DAVANTI ALLE CATASTROFI NATURALI?
      • ESSERE CRISTIANI ( splendida riflessione)
      • MEDJUGORIE 2 NOVEMBRE 2011
    • ► ottobre (7)
      • UNA SUORA CATTOLICA EX SATANISTA RACCONTA I DETTAG...
      • Vi riporto un articolo molto interessante in cui M...
      • Messaggio di Medjugorjie del 25 Ottobre 2011
      • "Amatevi L'un L'altro..."
      • Vivere i messaggi : Il digiuno
      • Lettera ad "un fratello marocchino"
    • ► settembre (7)
    • ► agosto (10)
    • ► luglio (12)
    • ► giugno (9)
    • ► maggio (10)
    • ► aprile (16)
    • ► marzo (14)
    • ► febbraio (3)

Navigando

  • Il Post del giorno
  • Il Video del giorno
  • L'Angolo della Sapienza
  • L'Angolo di Mikhael
  • L'Angolo di Angel
  • Il Blog di Vincent
  • Pausa con Enza
  • Riflettiamo insieme
  • Elementi di politica
  • L'Osservatorio

Il nostro Papa

Il nostro Papa

Cerca versetto

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Torna nella home

Torna nella home

Followers

La Liturgia

Aggiornamenti

  • L'Angolo di Angel
    XXII Giornata Mondiale del Malato
    11 anni fa
  • Il blog di Vincent
    Ways To Using a Pay Day Loan As a Bridge
    11 anni fa
  • Il post del giorno
    Dio rompe gli specchi
    12 anni fa
  • L'Osservatorio
    Cattolici ed ebrei, "buoni amici" in continuo dialogo. Così il Papa al Latin American Jewish Congress
    13 anni fa
  • L'Angolo della Sapienza
    Catechismo della Chiesa Cattolica - LXXVI
    13 anni fa
  • Riflettiamo Insieme
    Venite vicino
    13 anni fa
  • Pausa con Enza
    IL DISCERNIMENTO
    14 anni fa
  • Elementi di politica
  • L'angolo di Mikhael
  • Video del giorno

Il Santo del giorno

Contattami

Contattami

In memoria ed onore di S. Stefano martire e di tutti i martiri Cristiani

Io faccio parte della fratellanza di quelli che non si vergognano dell'Evangelo.

La sorte è stata tirata, ho oltrepassato la linea. La decisione è stata fatta, sono un discepolo di Gesù Cristo. Non mi volterò più per guardare indietro, non mollerò mai, non indietreggerò mai, non rallenterò mai il passo, non mi fermerò mai.

Il mio passato è redento, il mio presente fa buon senso, il mio futuro è assicurato. Ho finito con la vita mediocre, camminare per vista naturale, avere piccoli progetti, ginocchia lisce e senza calli, sogni insipidi e senza colore, poca generosità e una vita senza meta.

Non ho più bisogno di essere riconosciuto, non ho più bisogno di ricchezze, di posizioni, di essere promosso, di premi e di popolarità. Adesso vivo nella presenza di DIO, mi appoggio sulla fede, amo con pazienza, sollevo in preghiera e lavoro con la potenza dello Spirito Santo. I miei passi sono stabili e veloci, la mia meta è la gloria di DIO.

La mia strada è stretta e la via è difficile. I miei compagni sono pochi, la mia Guida è fedele, la mia missione è chiara. Non mi comprometterò, non sarò corrotto, distratto, smarrito, fatto indietreggiare, ne sarò annacquato o ostacolato.

Non sarò smosso nel sacrificio, non esiterò alla presenza dell’avversità, non mi siederò alla tavola del compromesso col nemico, non mi soffermerò nella piazza della popolarità ne vagherò nel labirinto della mediocrità.

Io sono un discepolo di Gesù Cristo, devo andare avanti finché il Regno di Dio sia stabilito, devo dare la mia vita fino alla fine, predicare affinché tutti sappiano e lavorare fino al Suo ritorno. Quando Egli ritornerà per ricevere i Suoi non avrà nessun problema a riconoscermi, perché sarà evidente da che parte sono schierato.
(Traduzione dall'inglese di un foglietto ritrovato nella casa di un martire Cristiano)

Non vergognarti dunque della testimonianza del Signor nostro, né di me suo prigioniero, ma soffri anche tu con me per l'evangelo, sostenuto dalla potenza di Dio (2a Timoteo 1:8).

Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella Gloria del Padre con i suoi santi angeli (Marco 8:38).

Read More......

Pubblicato da Melissa | Permalink   | 1 comment

MESSAGGIO DEL 25 DICEMBRE 2011 (MEDJUGORJIE)








Cari figli, anche oggi vi porto tra le mie braccia il mio figlio Gesù affinché Lui vi dia la Sua pace. Pregate figlioli e testimoniate perché in ogni cuore prevalga non la pace umana ma la pace divina che nessuno può distruggere. Questa è quella pace del cuore che Dio da a coloro che ama. Attraverso il battesimo tutti voi siete chiamati e amati in modo particolare, perciò testimoniate e pregate per essere le mie mani tese in questo mondo che anela a Dio e alla pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Read More......

Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

LA CONFERMA DEGLI STUDIOSI: GESU' NACQUE DAVVERO IL 25 DICEMBRE







    • di Vittorio Messori
      Il Ferragosto non è così lontano ed io devo fare ammenda. Succede, infatti, che in un momento di malumore - e proprio su questo giornale - abbia auspicato che la Chiesa si decida a una modifica del calendario: spostare al 15 di agosto quel che celebra il 25 di dicembre. Un Natale nel deserto estivo, argomentavo, ci libererebbe dalle insopportabili luminarie, dalle stucchevoli slitte con renne e babbinatali, persino dall'obbligo degli auguri e dei regali. Quando tutti sono via, quando le città sono vuote, a chi - e dove - mandare cartoline e consegnare pacchi con nastri e fiocchetti? Non sono i vescovi stessi a tuonare contro quella sorta di orgia consumistica cui sono ridotti i nostri Natali? E allora, spiazziamo i commercianti, spostiamo tutto a Ferragosto. La cosa, osservavo, non sembra impossibile: in effetti, non fu la necessità storica, fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d'inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol invictus. All'inizio, dunque, ci fu una decisione pastorale che può essere mutata, variando le necessità.
      Una provocazione, ovviamente, che si basava però su ciò che è (o, meglio, era) pacificamente ammesso da tutti gli studiosi: la collocazione liturgica del Natale è una scelta arbitraria, senza collegamento con la data della nascita di Gesù, che nessuno sarebbe in grado di determinare. Ebbene, pare proprio che gli esperti si siano sbagliati; e io, ovviamente, con loro. In realtà oggi, anche grazie ai documenti di Qumran, potremmo essere in grado di stabilirlo con precisione: Gesù è nato proprio un 25 dicembre. Una scoperta straordinaria sul serio e che non può essere sospettata di fini apologetici cristiani, visto che la dobbiamo a un docente, ebreo, della Università di Gerusalemme.
      Vediamo di capire il meccanismo, che è complesso ma affascinante. Se Gesù è nato un 25 dicembre, il concepimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l'annunciazione a Maria dell'angelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d'Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25 settembre. E, cioè, sei mesi prima dell'Annunciazione a Maria. Una successione di date logica ma basata su tradizioni inverificabili, non su eventi localizzabili nel tempo. Così credevano tutti, fino a tempi recentissimi. In realtà, sembra proprio che non sia così.
      In effetti, è giusto dal concepimento di Giovanni che dobbiamo partire. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell'anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele. Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di Gabriele (lo stesso angelo che sei mesi dopo si presenterà a Maria, a Nazareth) che gli annunciava che, malgrado l'età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato "grande davanti al Signore".
      Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l'apparizione "officiava nel turno della sua classe". In effetti, coloro che nell'antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l'anno. Sapevamo che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l'ottava, nell'elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo sapeva. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l'enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, come si diceva, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme. Lo studioso, cioè, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l'anno, come le altre, e una di quelle volte era nell'ultima settimana di settembre. Dunque, era verosimile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l'annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la "filiera" di quella tradizione, giungendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme. Una memoria antichissima quanto tenacissima, quella delle Chiese d'Oriente, come confermato in molti altri casi.
      Ecco, dunque, che ciò che sembrava mitico assume, improvvisamente, nuova verosimiglianza. Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l'annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l'annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo, la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest'ultimo evento arriviamo giusto al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso.
      Ma sì, pare proprio che il Natale a Ferragosto sia improponibile. Ne farò, dunque, ammenda ma, più che umiliato, piuttosto emozionato: dopo tanti secoli di ricerca accanita i Vangeli non cessano di riservare sorprese. Dettagli apparentemente inutili (che c'importava che Zaccaria appartenesse alla classe sacerdotale di Abia? Nessun esegeta vi prestava attenzione) mostrano all'improvviso la loro ragion d'essere, il loro carattere di segni di una verità nascosta ma precisa. Malgrado tutto, l'avventura cristiana continua.
      Fonte: Corriere della Sera, 9 luglio 2003

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      MESSAGGIO DEL 2 DICEMBRE 2011 MEDJUGORIE

      Messaggio a Mirijana del 2 dicembre 2011

      «Cari figli, come Madre sono con voi per aiutarvi con il mio amore, preghiera ed esempio a diventare seme di ciò che avverrà, un seme che si svilupperà in un forte albero ed estenderà i suoi rami nel mondo intero. Per divenire seme di ciò che avverrà, seme dell’amore, pregate il Padre che vi perdoni le omissioni finora compiute. Figli miei, solo un cuore puro, non appesantito dal peccato può aprirsi e solo occhi sinceri possono vedere la via per la quale desidero condurvi. Quando comprenderete questo, comprenderete l’amore di Dio ed esso vi verrà donato. Allora voi lo donerete agli altri come seme d’amore. Vi ringrazio».

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      MESSAGGIO DEL 25 NOVEMBRE 2011 MEDJUGORJIE

      MESSAGGIO DEL 25 NOVEMBRE 2011 MEDJUGORJIE

      Cari figli, oggi desidero darvi la speranza e la gioia. Tutto ciò che è attorno a voi, figlioli, vi guida verso le cose terrene ma Io desidero guidarvi verso il tempo di grazia perchè in questo tempo siate sempre più vicini a mio Figlio affinchè Lui possa guidarvi verso il suo amore e verso la vita eterna alla quale ogni cuore anela. Voi, figlioli, pregate e questo tempo sia per voi il tempo di grazia per la vostra anima. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      MESSAGGIO MEDJUGORIE DEL 20 NOVEMBRE 2011

      Cari figli, anche oggi gioisco con voi. Il mio cuore gioisce, è colmo, riempito. Anche oggi vi invito in questo tempo dell’avvento a decorare la vostra casa, ma sopratutto il vostro cuore. Permettete che la luce del mio piccolo figlio entri nel vostro cuore. Cari figli, pregate, pregate, pregate! Grazie cari figli perché oggi avete risposto alla mia chiamata.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Messaggio dato dalla Madonna il 17 Novembre 2011 ad Ivan (Uno dei veggenti di Medjugorje) nella Cattedrale di Vienna:

      Cari figli, oggi vi invito alla Preghiera. In modo speciale perché satana vuole la guerra, vi invito di nuovo, miei piccoli figli, pregate, pregate perchè Dio vi dia la Pace. Siate testimoni per ogni persona in questo mondo, e siate i portatori della Pace del Signore. Io sono con voi e prego davanti a Dio per ogni persona che si trova qui. E voi, non abbiate paura perché chi prega non ha paura del male e non ha l'odio nel cuore. Grazie, cari figli, peressere tornati e aver seguito la mia chiamata.

      “La Madonna ci dice di VIVERE i santi messaggi che ci dà,
      non di fermarci soltanto ad una semplice lettura…”

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      PAROLE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

      Portate l'amore in casa vostra, perché è questo il luogo dove deve cominciare il nostro amore reciproco. 
      Gesù disse di amarci gli uni gli altri. Non disse di amare il mondo. Disse di amarci gli uni gli altri: proprio qui mio fratello, il mio vicino, mio marito, mia moglie, mio figlio, i vecchi. 
      Per diffondere la gioia è necessario avere la gioia nella propria famiglia. La pace è la guerra cominciano nel proprio focolare. Se veramente vagliamo la pace nel mondo, amiamoci innanzi­tutto gli uni gli altri nella famiglia. 
      Il semplice fatto che Dio abbia collocato una certa anima sulla vostra via è un. segno che vuole che voi facciate qualcosa per lei. 
      Le persone che si amano a vicenda in maniera reale, vera e piena, sono le più felici del mondo, e noi lo constatiamo in mezzo alla nostra gente così povera. Amano i figli e amano la loro casa. Possono possedere assai poco, forse non hanno nulla, eppure sono felici. 
      L'amore; perché sia autentico, deve arrivare, prima che a ogni altro, a chi sta più vicino a noi. 
      Ogni volta che viaggio in Europa o in America, mi colpisce molto l'infelicità della gente. L'abbondanza di ricchezze materiali coesiste con un'autentica carenza di valori spirituali. 
      Se nella vostra famiglia vostro figlio o vostra figlia hanno com­messo qualche errore, perdonateli. 
      La cosa principale è questa: cercare di far sì che in casa propria regnino l'amore e la comprensione. 
      E' facile amare quelli che vivono lontano. Non sempre lo è amare quelli che ci vivono accanto. E’ più facile offrire un piatto di riso per saziare la fame di un bisognoso che confortare la solitudine e l'angoscia di uno che non si sente amato nel focolare che condividiamo con lui.
      Come potete amare Dio che non vedete, se non amate il vostro prossimo che vedete, che toccate, con cui vivete? 
      Come dice San Giovanni: "Se ami Dio, se dici di amare Dio e non ami il prossimo, sei un mentitore". Per questo, voi ed io, rivolgiamo subito lo sguardo alle nostre famiglie, dato che l'amore comincia dal nostro focolare. 
      Poiché non possiamo vedere il Cristo, non possiamo esprimergli il nostro amore. Ma il nostro prossimo lo vediamo, e possiamo fare per lui ciò che vorremmo fare per il Cristo se fosse visibile. 
      Forse nella nostra stessa famiglia vi è qualcuno che si sente solo, che è in stato di sommo disagio, che si sente angosciato, e que­sti sono momenti difficili per ciascuno. Noi siamo li, presenti? 
      Non abbiamo più tempo per guardarci in faccia, per scambiar­ci un saluto, per dividere insieme un momento di gioia, e meno ancora per essere quello che i nostri figli attendono da noi, quel­lo che il marito attende dalla moglie e la moglie attende dal mari­to. E così apparteniamo ogni giorno meno alle nostre famiglie.
      Per spargere gioia, è necessario che nella famiglia regni la gioia. 
      Credo che il mondo oggi sia sconvolto e soffra tanto perché nei focolari domestici e nella vita familiare c'è veramente poco amore. Non abbiamo tempo per i figli; non abbiamo tempo. per rallegrarci a vicenda. 
      Non accontentiamoci di dare del denaro. Il denaro non basta, perché uno se lo può anche procurare. La gente ha bisogno del vostro cuore, ha bisogno di un po' d'amore. Perciò irraggiate amore ovunque andate e anzitutto nella vostra propria casa. Amate i vostri figli, vostra moglie o vostro marito, il prossimo che abita accanto a voi.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Guarda la stella, invoca Maria

      "O tu che, nelle vicissitudini, più che di camminare per terra
      hai l'impressione di essere sballottato tra  tempeste e uragani,
      se non vuoi finire travolto dall'infuriare dei flutti,
      non distogliere lo sguardo dal chiarore di questa stella!
      Se insorgono i venti delle tentazioni,
      se ti imbatti negli scogli delle tribolazioni,
      guarda la stella invoca Maria.
      Se vieni travolto dalle onde della superbia, dell'ambizione,
      della mormorazione, dell'invidia e della gelosia:
      guarda la stella, invoca Maria.
      Se l'ira, l'avarizia, la concupiscenza
      scuotono la navicella della tua anima: guarda Maria.
      Se, turbato dalla gravità dei  tuoi peccati,
      confuso per le brutture della tua coscienza,
      atterrito dal rigore del giudizio, stai per venire risucchiato
      dalla tristezza e dall'abisso della disperazione,
      pensa a Maria.
      Nei pericoli, nelle difficoltà e nei momenti di incertezza:
      pensa a Maria, invoca Maria.
      Abbila sempre sulla bocca,
      abbila sempre nel cuore,
      e se vuoi ottenere l'aiuto della sua preghiera
      non tralasciare di imitarne gli esempi.
      Seguendo lei non andrai fuori strada,
      pregandola non dispererai
      pensando a lei non sbaglierai.
      Se ella ti sostiene non cadrai,
      se ella ti protegge non avrai nulla da temere,
      se ella ti guida non ti affaticherai,
      se ti sarà favorevole giungerai alla meta e così potrai sperimentare tu stesso quanto giustamente sia stato detto:
      «e il nome della vergine era Maria»".

      ( San Bernaro), Opera, vol. IV, brano preso dalla raccolta
      "Testi Mariani del Secondo Millennio", Città Nuova )

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      CHE FARE DAVANTI ALLE CATASTROFI NATURALI?

      Che fare davanti alle catastrofi naturali che si scatenano da qualche mese sul pianeta, e davanti alle tragedie che creano? Aver paura? E’ l’ultima cosa da fare! La Gospa ci ha dato tutte le chiavi necessarie per vivere la pace nei nostri cuori. Ma queste chiavi, bisogna afferrarle da oggi stesso poiché, quando ci arriva addosso una disgrazia e che le nostre fragili sicurezze materiali svaniscono, è già troppo tardi!
      Maria ci dice: "Chi prega non ha paura dell’avvenire e chi digiuna non ha paura del male" (25 gennaio 2001) "Le famiglie che accolgono Dio come il padre della famiglia, me (la Vergine) come madre della famiglia, e la chiesa come la loro casa (focolare), queste famiglie non hanno nulla da temere dall’avvenire, nulla da temere dai segreti" (messaggio privato a Mirjana). "Con la sola preghiera ed il digiuno potete impedire le guerre, far cessare le guerre. Potete sospendere le leggi naturali" (1981)
      Può succedere che la serie di catastrofi naturali continui, non sono profeta, ma mi sembra evidente. La notte del 1 gennaio scorso, quando la Gospa è apparsa a Marija sulla collina del Podbrdo alla presenza di migliaia di persone, sono stata sorpresa di sapere che Lei era accompagnata da migliaia di angeli. Di solito, per i giorni di grande festa (era la Festa della Madre di Dio), La Vergine appare con tre angeli. Ho notato con stupore questo dettaglio molto raro. Adesso capisco. Abbiamo più che mai bisogno di un soccorso celeste per quest’anno e per gli anni avvenire! Rileggetevi tutti i messaggi del 2 del mese nell’anno 2009, vedrete che la Gospa ci ha avvisato. "Vi siete persi, cari figli" .. "Siete talmente immersi nel peccato" …"Il mio cuore è afferrato da un grande dolore quando guardo nei vostri cuori", ecc. San Paolo ci dice "Il salario del peccato è la morte". Ora il mondo corre sempre più veloce nella via del peccato, fino a voler imporre il peccato a tutti, attraverso le leggi ed ogni tipo di pressione. Dio non ci manda la morte, siamo noi che la facciamo arrivare. Una mia amica è stata trattata da "criminale" all’ospedale perché non ha voluto abortire il bambino che aveva in grembo diagnosticato affetto da Trisomia 21. (La piccola è poi nata perfettamente normale). Adesso si definisce male il bene e bene il male.
      Dai messaggi e dalla scuola di Maria Santissima negli ultimi 29 anni, è chiaro che dobbiamo prepararci alla prova, ma con una grande speranza! Essere di quelli che pregano costantemente, che sperano, che credono, che amano, e che incoraggiano coloro che non conoscono Gesù. Ogni prova ha un termine, ed i "Tempi nuovi" di cui parla la Gospa arriveranno al momento deciso da Dio. Non abbiamo alcuna idea di come saranno, talmente saranno belli! Vedo che nessuno dei veggenti di Medjugorje è pessimista a riguardo dell’avvenire, anche se conoscono le prove che il mondo dovrà affrontare. Dio avrà l’ultima parola. La Santa Vergine realizzerà il suo piano, includendoci persino i suoi nemici!
      E’ quindi venuta l’ora di: 1) Smettere assolutamente con il peccato e prendere la mano della nostra Mamma la Vergine Maria per lasciarci condurre da Lei, come Chiesa, 2) Vivere delle buone e sincere confessioni e riconciliarci senza aspettare, 3) Comunicarci con il Corpo ed il Sangue di Cristo tutte le volte che le circostanze ce lo permettono, 4)Praticare con cura ciascuna delle Parola di Vita (I comandamenti)che Dio ci ha dato attraverso Mosé e che Gesù ci ha ricordato nel Vangelo, 5) Cambiare radicalmente la direzione della nostra vita, ricordarci che lo scopo della nostra vita è raggiungere il Cielo, mettere Dio al primo posto, al posto del benessere sulla terra o altro idolo, 6) Praticare la carità verso tutti, poiché "la carità copre una moltitudine di peccati", 7) Scegliere l’umiltà e la semplicità di vita, la lode costante, come la Vergine Maria e San Giuseppe a Nazareth, per preparare la venuta del Signore. Offrire tutte le sofferenze per la conversione delle anime, poiché i peccatori corrono il rischio di una grande disperazione.
      "Vi aiuterò a trionfare sugli errori e sulle prove, con la mia grazia", ci dice la Gospa, che non mente mai!
      Il salmo 45, che evoca così bene gli avvenimenti del mondo, ci dona una risposta di luce: "Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce; perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare. Fremano, si gonfino le sue acque, tremino i monti per i suoi flutti… Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe!"
      Suor Emmanuel +

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      ESSERE CRISTIANI ( splendida riflessione)

      I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale.
      La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri.
      Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale.
      Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri.
      Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera.
      Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati.
      Mettono in comune la mensa, ma non il letto.
      Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne.
      Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo.
      Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi.
      Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati.
      Non sono conosciuti, e vengono condannati.
      Sono uccisi, e riprendono a vivere.
      Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano.
      Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria.
      Sono oltraggiati e proclamati giusti.
      Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano.
      Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita.
      Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell'odio.
      A dirla in breve, come è l'anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani.
      L'anima è diffusa in tutte le parti del corpo e i cristiani nelle città della terra.
      L'anima abita nel corpo, ma non è del corpo; i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo.
      L'anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile; i cristiani si vedono nel mondo, ma la loro religione è invisibile.
      La carne odia l'anima e la combatte pur non avendo ricevuto ingiuria, perché impedisce di prendersi dei piaceri; il mondo che pur non ha avuto ingiustizia dai cristiani li odia perché si oppongono ai piaceri.
      L'anima ama la carne che la odia e le membra; anche i cristiani amano coloro che li odiano.
      L'anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo; anche i cristiani sono nel mondo come in una prigione, ma essi sostengono il mondo.
      L'anima immortale abita in una dimora mortale; anche i cristiani vivono come stranieri tra le cose che si corrompono, aspettando l'incorruttibilità nei cieli.
      Maltrattata nei cibi e nelle bevande l'anima si raffina; anche i cristiani maltrattati, ogni giorno più si moltiplicano.
      Dio li ha messi in un posto tale che ad essi non è lecito abbandonare.
         ( autore ignoto - II secolo)

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      MEDJUGORIE 2 NOVEMBRE 2011

      Cari figli, il Padre non vi ha lasciato a voi stessi. Il suo amore è immenso, l’amore che mi conduce a voi per aiutarvi a conoscerlo, affinché tutti, per mezzo di mio Figlio, possiate chiamarlo “Padre” con tutto il cuore e affinché possiate essere un popolo nella famiglia di Dio. Ma, figli miei, non dimenticate che non siete in questo mondo solo per voi stessi e che io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio Figlio pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono l’egoismo. Perciò io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre - a tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e della solitudine - e che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò. Vi invito di nuovo: pregate per i vostri pastori! Vi ringrazio.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      UNA SUORA CATTOLICA EX SATANISTA RACCONTA I DETTAGLI DEI RITI DI HALLOWEEN

      Scrive "Michela", ex satanista ora suora consacrata dopo numerosissimi esorcismi e un viaggio decisivo a Medjugorje:


      "Tra fine ottobre e inizio novembre, ossia nelle notti recedenti Halloween (31 ottobre) e la memoria dei Defunti (2 novembre), c'era poi l'unico appuntamento in un cimitero, dove profanavamo delle tombe e ne ru­bavamo le ossa, facendo uno specifico rituale che alla fi­ne le distruggeva.
      Qualche volta mi è anche capitato di partecipare a un rito in una struttura che sembrava una piccola chiesa. Recentemente ne ho avuto una spiegazione, leggendo la denuncia dell'esperto padre Francesco Bamonte: «Nel corso delle vendite di varie cappelle non più utilizzate per il culto, è accaduto che qualcuna di esse sia stata acquistata proprio da individui che, nascondendo la loro appartenenza a gruppi di satanisti, le hanno poi utilizzate (e utilizzano tutt'ora!) per i loro riti nefandi».

      Un "anno liturgico" al contrario

      "Dopo la conversione mi ha colpito quanto i satanisti conoscessero tutte le feste della Chiesa e come fossero riusciti a elaborare dei riti che si ponevano in diretta ed evidente opposizione alla liturgia cattolica. Il primo esempio è ovviamente la messa nera, che veniva celebrata in tutti gli appuntamenti e che si concludeva sempre con il sacrilegio dell'ostia consacrata. In contrapposizione alla sacralità dell'altare ecclesiastico, noi "consacravamo" il luogo della cerimonia disegnando, dinanzi all'altare, il «pentacolo»: la stella a cinque punte contornata dal cerchio. Il simbolo veniva realizzato spargendo per terra una polvere di colore nero o rosso. I riti si svolgevano ogni sabato, per dissacrare la domenica, ma anche nelle vigilie di numerose feste cattoliche. 

      Numerose feste di santi erano momenti fortissimi della nostra anti-liturgia, come accadeva per esempio nella vigilia dei santi Pietro e Paolo e in quelle degli altri apostoli. Particolare accanimento c'era nelle vigilie di quelli che in vita erano stati più attivi nella lotta contro il demonio. Gemma Galgani si trovava in primissima posizione, e insieme con lei veniva attaccata anche la Congregazione passionista. Lo stesso accadeva con Francesco d'Assisi e la Famiglia francescana e con Benedetto da Norcia e la Famiglia benedettina. Quest'ultimo santo era odiato specificamente a motivo della nota medaglia-croce a luiintitolata, che porta incise alcune sigle esorcistiche: N.D.S.M.D. {Non draco sit mihi dux - Non sia il demonio il mio capo); V.R.S.N.S.M. V. (Vade retro, Satana; numquam suade mihi vana - Allontanati, Satana; non mi indurre in cose vane); S.M.Q.L.I.V.B. (Sunt moia quaelibas; ipsevenena bi-has - Sono cattive le tue bevande; bevi tu stesso i tuoi veleni). Secondo la tradizione devozionale, tramandata nei testi benedettini, la medaglia-croce «scaccia dai corpi umani ogni malefìcio, legatura e qualunque opera diabolica; in qualsivoglia luogo dove è collocata non vi si può accostare persona malefica; rende sicuri gli uomini vessati dall'astuzia e malizia del demonio; è un'arma potentissima contro ogni tentazione, principalmente per conservarsi la purezza del cuore e della mente». I santi venivano osteggiati in quanto erano persone che avevano suscitato avversione in Satana. Insieme con loro si attaccavano anche i devoti. Un esempio è padre Pio, che alla metà degli anni Novanta non era ancora beato (lo sarà nel 1999, e santo nel 2002). Contro di lui si diceva di tutto: si potrebbe affermare che i satanisti lo avevano canonizzato prima dei cattolici, o comunque erano convinti in anticipo della sua santità, ben prima che venisse proclamata ufficialmente dalla Chiesa. C'era inoltre una precisa ritualità contro i suoi «figli spirituali» e contro tutti i suoi devoti, associati ai Gruppi di preghiera: venivano proprio fatte delle maledizioni su di loro e queste espressioni di maledizione potevano durare n'oretta, all'interno della messa nera.

      Le "litanie" delle maledizioni

      " [...] Al centro di questa particolare attenzione c'erano diversi esorcisti, di cui il Sacerdote di Satana ha l'elenco e le fotografie: l'allora arcivescovo Emmanuel Milingo, il vescovo Andrea Gemma, il defunto padre Candido Amantini, don Gabriele Amorth, padre Matteo La Grua. Ce n'erano altri ancora, dei quali non ricordo più i nomi. Era come una litania dei santi al contrario. Si proclamavano i loro nomi e si lanciavano maledizioni: «Che tu non possa più esercitare», «Che ti colga una malattia mortale»... Insomma "gliele tiravamo", come si dice a Roma! Per ciascuno di loro il Sacerdote prendeva la foto, la mostrava al semicerchio di  adepti e la bruciava nel braciere, guardandola con attenzione. Allo stesso modo venivano trattati i fuoriusciti, quelli che avevano abbandonato la setta. I loro nomi venivano maledetti e io stessa oggi posso testimoniare che qualche effetto si manifesta. La costanza e la fedeltà che gli adepti hanno nella persecuzione degli "ex" sono inesauribili. Ci sono due-tre momenti l'anno un po' più intensi in cui passo delle nottate "animate". Per esempio ho la sensazione che gli ossicini del corpo mi si rompano a uno a uno, come se qualcuno me li spezzasse. Oppure c'è qualche mobile che si sposta da una parte all'altra. E allora mi dico che a me piace ogni tanto modificare la disposizione
      dell'arredamento e dunque l'Eterno Padre permette che ciò accada, così da evitare che lo
      faccia io col rischio di beccarmi il mal di schiena...

      Non venivano risparmiate nemmeno le vittime delle cosiddette "stragi del sabato sera". A un certo punto della messa nera c'era un confratello che passava al Sacerdote una lista con i nomi delle persone che erano morte in tutta Italia a causa di incidenti stradali nel sabato precedente. Lui le leggeva e a ogni nome c'era un boato da parte nostra. Sembrerà assurdo, ma noi sentivamo un moto d'orgoglio, perché consideravamo quei giovani - dei quali la maggior parte era morta sotto l'effetto di droga come dannati, in quanto ci sembrava difficile che la loro anima fosse andata in paradiso. Per i satanisti sono infatti seguaci impliciti del demonio anche tutti quelli che decidono volontariamente di distruggersi mediante la droga, oppure quelli che mercificano il proprio corpo attraverso i rapporti sessuali. Ogni sabato notte consacravamo in modo indiretto tutti costoro e in particolare offrivamo a Satana i giovani che sarebbero morti durante quelle ore. Era insomma come un rituale in due tempi. Nella prima parte venivano proclamati i nomi di quelli morti il sabato sera precedente. Si sentivano cognomi di regioni diverse, mediamente da tre-quattro fino a una decina, e non c'è mai stata una circostanza nella quale non ci fosse almeno un nome. Nella seconda parte venivano invece consacrate tutte le persone che sarebbero morte quella notte dopo la discoteca, sotto l'effetto di droga e alcol. Non si trattava di una maledizione generica, ma di una vera e propria sequenza specifica. A ripensarci oggi, mi risulta sconvolgente che - come i cattolici affidano le anime dei morenti a Dio - così noi affidavamo quelle anime a Satana."

      Fonte esatta: (estratto dal libro autobiografico) "MICHELA,FUGGITA DA SATANA. La mia lotta per scappare dall'Inferno" Edizioni  PIEMME (Una storia vera) -  iosonoamore.altervista.org/halloween/

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Vi riporto un articolo molto interessante in cui Marija ( Veggente di Medjugorie) ci parla un pò


      Sono veramente molto grata a Dio perché la Madonna è con noi e perché ci appare ogni giorno. Molti si pongono spesso dei problemi per il fatto che la Madonna è apparsa ogni giorno per così tanti anni. Per me, invece, è una grande gioia e non un problema e prego Dio con queste parole: “Signore, concedici che resti così per altri 21 anni” perché vedo quale grande grazia si riversa su di noi per mezzo delle parole e della presenza della Madonna, anche se spesso non La ascoltiamo e non trasferiamo nella vita ciò a cui Ella continuamente ci invita: convertitevi, pregate, scegliete la santità! E’ difficile convertirsi, pregare, ma la Madonna non si è mai stancata di ripeterci queste parole. D’altro canto vedo anche un grande amore di Madre verso tutta l’umanità che è senza Dio, a cui vuole donare il Suo Figlio. Per questo ci dice ininterrottamente che Dio deve essere al centro della nostra vita. Così rendiamo onore e grazie a Dio per tutto ciò che Egli fa in noi e per mezzo di noi.
      Nel messaggio del 25 Giugno 2002 la Madonna ha detto che Medjugorje è un luogo santo e ci ha voluto dire che dobbiamo esserne consapevoli. Infatti noi ci smarriamo, e diventa normale che Lei appaia. Credo che le generazioni nate negli anni delle apparizioni non siano tanto coscienti della presenza della Madonna e per questo Ella ci esorta affinché, sia noi, che abbiamo accolto i Suoi messaggi fin dall’inizio e che ora siamo più grandi, sia i più giovani, comprendiamo veramente che questo è un luogo santo perché Lei lo ha scelto e perché qui Lei è presente. Perciò vorrei sottolineare e ripetere ancora che la Madonna è qui per convertirci, poiché vede che abbiamo bisogno della conversione. Tu ed io, tutti abbiamo bisogno della conversione giornaliera e per questo la Madonna è qui. Credo che nessuno di noi abbia raggiunto il culmine dell’ideale in cui potrebbe dire: Ho fatto quello che Dio e la Madonna desiderano da me, mi sono convertito. In tutti questi anni la Madonna ci ha voluto dire: Voi non siete ancora abbastanza santi, non vivete ancora la pace piena. E ci sprona affinché ognuno di noi ricominci da capo a vivere ancora più profondamente i suoi messaggi, che significano veramente una nuova vita per noi. Poiché le parole che dice vengono dal cielo, perciò vuole che ne siamo consapevoli.
      Per me anche in questo messaggio del 21esimo anniversario la cosa più importante è la CONVERSIONE. Ci sono molti che si sono stancati e si sono fermati. La Madonna ripete e sottolinea ancora oggi che non dobbiamo fermarci, ma dobbiamo cambiare vita ogni giorno. Proprio questo appello è molto importante per l’attuale crisi spirituale che ognuno di noi può vedere. E’ diventato davvero un grande problema di tutta la Chiesa. Negli ultimi tempi molti Sacerdoti vengono criticati. Una volta la Madonna ha detto: “pregate per i Sacerdoti! Se non pregate, il vostro Sacerdote sarà un miscredente. Se pregate, il vostro Sacerdote sarà Santo”. Dico sempre che dipende tutto da noi, da come ci comportiamo nei confronti dei Sacerdoti, e nello stesso tempo vedo anche che satana attacca i Sacerdoti e proprio loro in modo particolare, perché sa che se non ci sono Sacerdoti, non c’è neanche il Santissimo, che non ci sono i Sacramenti  e la Confessione. Credo che satana sappia come può tentare i Sacerdoti e lo fa. Oggi si studia molta tecnologia per sapere quante più cose possibili, si cerca di avere tutti i Sacerdoti laureati, che studino il più possibile. Ma guardiamo all’esempio di San Francesco, che era contento di poter essere un minore, un frate. Non si sentiva degno di essere Sacerdote, poiché per lui questa era una grande grazia di Dio. Credo che il mondo di oggi vorrebbe che anche il Sacerdote svolgesse semplicemente il suo dovere. Il Sacerdote non viene visto come colui che porta la grazia di Dio per mezzo dei Sacramenti e che ci dona Dio stesso. Un giorno è venuto da me un Sacerdote italiano e mi ha detto: “Marija, io vivo e lavoro in Italia e in questi due anni, da quando vengo a Medjugorje per ascoltare le Confessioni, mi ha colpito molto vedere come la gente senta il forte bisogno di stare insieme al Sacerdote, di parlare con lui, di chiedere consigli e di Confessarsi. Come Sacerdoti oggi non abbiamo più tempo per le persone e quindi loro vanno per altre strade. Cercano conforto e soluzione ai loro problemi nelle arti divinatorie, nella magia e in varie sette… . Qui a Medjugorje ho sentito veramente che dovremmo dedicare più tempo alla gente e che nella Confessione devo essere per loro un grande stimolo e un esempio in tutto”. Questo Sacerdote è grato a Dio per aver scoperto, proprio tramite Medjugorje, che la sua vocazione è solo il Sacerdozio e che egli possiede la grazia di ascoltare le persone e di aiutarle.
      Credo che questo sia molto importante perché spesso poniamo il Sacerdote ad un livello umano. Invece la Madonna ci esorta a mettere i Sacerdoti ad un livello “divino”. Il Sacerdote non è solo qualcuno che semplicemente c’è, o che c’è solo perché è nata una Parrocchia, ma c’è in primo luogo per il popolo, per le anime. E perciò la Madonna ci esorta affinché ciascuno di noi preghi per i Sacerdoti. In questo modo li aiutiamo nelle loro difficoltà e nei loro problemi.

      Durante le apparizioni la Madonna a volte è preoccupata e ogni espressione del suo volto è per noi segno dal quale possiamo capire molte cose: ad esempio, un segno di rimprovero, un segno di pace, un segno di apprensione, un segno di tristezza. Tutti questi segni ci fanno capire qualcosa, anche se Lei non ce lo dice mai direttamente a parole. Così è stato anche all’inizio delle apparizioni. Quando era triste, sono arrivati con Lei degli angeli che erano ancora più tristi. Quando la Madonna è arrivata contenta, anche gli angeli erano pieni di gioia.
      Se viviamo i messaggi della Madonna, avremo sicuramente un grande influsso sulle espressioni del suo volto, sul suo amore, sul suo appello alla pace, e, allo stesso tempo, diventeremo più simili a Lei perché compiremo insieme a Lei la volontà di Dio. Certamente ognuno di noi può farlo e non c’è bisogno di compiere grandi cose, ma tutto questo si manifesta anche nelle piccole cose di ogni giorno.

       (FONTE: Rivista “Medjugorje, un invito alla preghiera”, numero 53, I Trimestre 2003, pagg. 8-10). 

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Messaggio di Medjugorjie del 25 Ottobre 2011

      Messaggio  di Medjugorije del 25 ottobre 2011
       
       
       
      Cari figli, vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      "Amatevi L'un L'altro..."

      "Amatevi l'un l'altro come Dio ama ciascuno di voi, con un amore intenso e speciale! Siate cortesi l'uno con l'altro: è meglio commettere errori con gentilezza, che fare miracoli con "scortesia".
      Gesù è venuto a questo mondo con un unico scopo: portarci la "buona novella", annunciarci che Dio ci ama, che Dio è amore, che ama voi e me. In che modo Gesù ha dimostrato di amarci? Sacrificando la Sua vita.
      Dio ci ama di un amore dolce. Ecco quello che Gesù è venuto ad insegnarci: l'amore dolce di Dio. «Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni!» ("Isaia 43,1").
      Dobbiamo imparare ad amare senza stancarci. Come fa la lampada a brillare? Grazie al continuo apporto di goccioline d'olio. Che cosa rappresentano le goccioline d'olio nella nostra lampada? Le piccole cose della vita quotidiana: la fedeltà, qualche parola gentile, un pensiero delicato per gli altri, il nostro modo di rimanere in silenzio, di guardare, parlare, agire… Non cercate Gesù lontano da voi stessi; perché non è là fuori, ma in voi. Tenete accesa la lampada e Lo riconoscerete.
      Per noi il messaggio di Gesù, «Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati!», non deve essere solo una luce, bensì una fiamma che consuma l'egoismo, il quale impedisce la crescita della "santità". Gesù «ci ha amati fino alla fine», fino al limite stesso dell'amore: la Croce. Amare deve essere normale come vivere e respirare, giorno dopo giorno, fino alla morte.
      Ho avuto, ed ho tuttora modo, di osservare molte delle debolezze e delle fragilità umane. Dobbiamo imparare a sfruttarle, dobbiamo lavorare per Cristo con un cuore umile, con l'umiltà di Cristo. Lui viene e si serve di noi, per diffondere il Suo amore e la Sua compassione nel mondo, nonostante le nostre debolezze e fragilità.
      Cerchiamo di comprendere la dolcezza dell'amore di Dio. Nelle "Scritture", Lui dice: «Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse del suo bambino, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani!» ("Isaia 49,15-16"). Quando vi sentite soli, respinti, malati e dimenticati, non scordate il valore che avete per Lui. Lui vi ama. Dimostrate quell'amore gli uni agli altri, perché in questo consiste l'insegnamento che Gesù è venuto a trasmetterci.
      Agli occhi di Dio, abbiamo un immenso valore. Non mi stanco mai di ripetere che Dio ci ama. Dio mi ama dolcemente ed è qualcosa di meraviglioso. Ecco perché dobbiamo armarci di gioia, di coraggio e della convinzione che nulla ci potrà separare dall'amore di Cristo!
      È facile amare chi è lontano, ma non sempre è facile amare chi è vicino. È più facile offrire un piatto di riso a un affamato, che alleviare la solitudine e l'angoscia di un amico che non si sente amato.
      Voglio che cerchiate i poveri nelle vostre stesse case. È da lì che deve cominciare il vostro amore. Voglio che siate la "buona novella" per coloro che vi circondano. Voglio che vi preoccupiate del vostro vicino. Lo conoscete?
      Il vero amore è un sentimento che, sebbene provochi dolore e ci faccia soffrire, ci rende felici. Ecco perché dobbiamo pregare Dio, chiedendogli il coraggio di amare.
      Le parole che escono dalla bocca sgorgano dalla ricchezza del cuore. Se avete il cuore pieno di amore, parlerete dell'amore. Voglio che voi tutti riempiate il vostro cuore di grandissimo amore. Non crediate che, per essere vero e caloroso, questo sentimento debba essere straordinario. Non è cosi: quel che è necessario per il nostro amore è il desiderio incessante di amare colui che amiamo.
      Migliaia di persone vorrebbero avere quello che abbiamo noi, ma Dio ha deciso di porci dove ci troviamo oggi, affinché condividiamo la gioia insita nell'amore per gli altri. Vuole che ci amiamo gli uni gli altri, che ci doniamo gli uni agli altri, fino a provare dolore. Quel che è importante non è quanto diamo, bensì quanto amore mettiamo nel dare.
      Dobbiamo sapere che ognuno di noi è stato creato per fare grandi cose, non solo per essere uno fra tanti, non solo per conseguire lauree o diplomi, per ottenere questo o quel lavoro. Siamo stati creati per amare ed essere amati!"
      ( MADRE TERESA DI CALCUTTA )

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Vivere i messaggi : Il digiuno

      Il digiuno esige una preparazione spirituale,

      per non trovarci come le vergini stolte senza olio a perdere un’altra occasione

      di crescita spirituale. Non è difficile se facciamo silenzio in noi, se lasciamo la

      nostra volontà ai piedi dell’altare e ci lasciamo guidare dalla nostra anima. Essa

      sa perfettamente a chi anelare.

      Dobbiamo dare una svolta decisiva alla nostra vita in tempo debito; bisogna vivere

      i messaggi della Madonna e osare così voli  d’aquila. Maria ci ha dato un percorso ben

      tracciato e da percorrere in un modo sicuro. La strada porta a Gesù, alla santità, ce l’ha

      segnata con i “5 sassi” che sono i punti certi. Basta uscire dalle proprie sicurezze umane

      ed iniziare l’avventura stupenda di una nuova vita.

      Per essere testimoni credibili occorre fare esperienza e annunciare ciò che si è vissuto, per cui è necessario vivere il digiuno.

      per addentrarsi nel mistero dell’Eucaristia.

      È importante digiunare in questo tempo di speciale grazia: «Il mio regno non è

      questione di cibo e bevanda» dice Gesù. più del ricevere singole grazie, si riceve il

      Quanto dovrebbero far proprie queste parole tutti quei pellegrini che scelgono le migliori

      pensioni, quelle al calduccio o dove si mangia bene, facendo tutto per devozione ma

      dimenticando il motivo per cui la Madonna è ancora fra noi. Lei ci attira a Medjugorje per

      vivere e testimoniare i suoi messaggi. Maria ci dice: “aiutami, ho bisogno di te per attirare quante più anime possibile al mio Cuore e al Cuore di Gesù trafitto d’amore per voi!”.

      Il digiuno è offerta di sé, è un donarsi.

      È come quando ti trovi davanti al Crocifisso che ti attrae e ti dice: “Aiutami

      almeno tu, sono l’Amore non capito”. Allora ogni tuo sacrificio lo unisci al Suo.

      Sì, ti costa, ma ti attira e ti eleva a Sé. Ed è davvero gioia, pace, amore nel tuo cuore e nei fratelli che hanno condiviso con te l’esperienza. Lo si legge nei loro occhi che

      brillano di luce.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 0 commenti

      Lettera ad "un fratello marocchino"

      Lettera al "Fratello marocchino".


      Perdonami se ti chiamo così, anche se col Marocco non hai nulla da spartire. Ma tu sai che qui da noi, verniciandolo di disprezzo, diamo il nome di marocchino a tutti gli infelici come te, che vanno in giro per le strade, coperti di stuoie e di tappeti, lanciando ogni tanto quel grido, non si sa bene se di richiamo o di sofferenza: tapis!
      La gente non conosce nulla della tua terra. Poco le importa se sei della Somalia o dell'Eritrea, dell'Etiopia o di Capo Verde. A che serve? Il mondo ti è indifferente.
      Dimmi marocchino. Ma sotto quella pelle scura hai un'anima pure tu? Quando rannicchiato nella tua macchina consumi un pasto veloce, qualche volta versi anche tu lacrime amare nella scodella? Conti anche tu i soldi la sera come facevano un tempo i nostri emigranti? E a fine mese mandi a casa pure tu i poveri risparmi, immaginandoti la gioia di chi li riceverà? E' viva tua madre? La sera dice anche lei le orazioni per il figlio lontano e invoca Allah, guardando i minareti del villaggio addormentato? Scrivi anche tu lettere d'amore? Dici anche tu alla tua donna che sei stanco, ma che un giorno tornerai e le costruirai un tukul tutto per lei, ai margini del deserto o a ridosso della brugheria?
      Mio caro fratello, perdonaci. Anche a nome di tutti gli emigrati clandestini come te, che sono penetrati in Italia, con le astuzie della disperazione, e ora sopravvivono adattandosi ai lavori più umili. Sfruttati, sottopagati, ricattati, sono costretti al silenzio sotto la minaccia di improvvise denunce, che farebbero immediatamente scattare il "foglio di via" obbligatorio.
      Perdonaci, fratello marocchino, se noi cristiani non ti diamo neppure l'ospitalità della soglia. Se nei giorni di festa, non ti abbiamo braccato per condurti a mensa con noi. Se a mezzogiorno ti abbiamo lasciato sulla piazza, deserta dopo la fiera, a mangiare in solitudine le olive nere della tua miseria.
      Perdona soprattutto me che non ti ho fermato per chiederti come stai. Se leggi fedelmente il Corano. Se osservi scrupolosamente le norme di Maometto. Se hai bisogno di un luogo dove poter riassaporare, con i tuoi fratelli di fede e di sventura, i silenzi misteriosi della tua moschea. Perdonaci, fratello marocchino. Un giorno, quando nel cielo incontreremo il nostro Dio, questo infaticabile viandante sulle strade della terra, ci accorgeremo con sorpresa che egli ha... il colore della tua pelle.
      Don Tonino Bello (Alessano 1935-Molfetta 1993)Vescovo di Molfetta, Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo.

      Read More......

      Pubblicato da Melissa | Permalink   | 2 commenti

      Post più recenti Post più vecchi Home page
      Iscriviti a: Post (Atom)
       
      L'Angolo di Melissa. Green Valley Blogger Template | Original Designer Gardening Ideas | Converted to Blogger By Herro